Sul carcere ai giornalisti si esprime la Corte di Cassazione, in una sentenza che esorta a non infliggere la galera ma solo multe nel caso di condanne per diffamazione. A tale proposito i giudici affermano che giornalisti in quanto categoria sono “attualmente oggetto di gravi ed ingiustificati attacchi da parte anche di movimenti politici proprio al fine di limitare la loro insostituibile funzione informativa”.
La Suprema Corte ricorda che i giudici dei Diritti Umani, in base alla Convenzione sulla libertà di espressione, esigono “la ricorrenza di circostanze eccezionali per l’irrogazione, in caso di diffamazione”, della condanna al carcere “sia pure condizionalmente sospesa”.
Con questo verdetto la Cassazione ha annullato con rinvio alla Corte di Appello di Brescia, solo per il trattamento sanzionatorio, la condanna al carcere (la cui entità non è specificata) nei confronti del direttore e di un giornalista de “La Voce Di Romagna”.
La Critica