di Martina Grandori
Dal 1 gennaio 2022, il Contributo Ambientale Conai passa da 25 euro a 10 euro tonnellata, in poche parole cala del 50% il contributo per gli imballaggi in carta e cartone. Da 55 a 25 a 10 euro: questa la netta diminuzione del sostegno del recupero dei packaging in materiali compositi, l’aumento del costo della materia prima, la carta, dall’inizio del 2021 è aumentato sensibilmente, contribuendo così a rendere più appeling la carta da riciclo e tutto l’indotto che ne deriva. È un tema caldo questo, che con l’esplosione dell’online in seguito alla pandemia, e quindi un consumo smodato di carta per imballaggi – basta vedere Amazon quanta ne spreca per spedire il più “normale” dei prodotti -, ha visto la carta diventare sempre più un bene di recupero. Si tratta di un’ulteriore misura adottata dal sistema consortile per sollecitare le aziende ad adottare dei packaging più sostenibili, favorendo così il ciclo del riciclo di carta e cartone e, ossia la circolarità dell’economia. Dal 1 gennaio 2022 è iniziata una prima fase sperimentale di una nuova classificazione degli imballaggi compositi: avverrà in base al peso della componente carta sul totale del peso dell’imballaggio. Quattro le classificazioni degli imballaggi: A componente carta > 90% riciclabili attraverso la raccolta differenziata standard; B componente carta ≥ 80% e < 90%riciclabile come l’A; C componente carta ≥ 60% e < 80% riciclabili attraverso la raccolta differenziata standard fatto salvo eventuale disclaimer riportato dal produttore; D componente carta <60% si tratta di imballaggi non riciclabili con la carta, le aziende che li producono è quello di suggerire nell’etichetta il giusto canale di smaltimento al fine di minimizzare l’impatto
ambientale.
Successivamente, sarà il test di riciclabilità Aticelca® 501 a determinare la fascia di riferimento dei packaging in base alla loro effettiva riciclabilità. Aticelca® 501 è il riconoscimento che permette di ottenere il marchio “Riciclabile con la carta”, un contributo concreto all’economia circolare che rende le imprese più competitive sul mercato semplicemente comunicando la propria scelta agli operatori della filiera e ai consumatori.
A proposito di carte e imballaggi, questo periodo dell’anno vede il maggior consumo di cellulosa per impacchettare i milioni di doni che sono stati messi sotto l’albero di Natale o nella calza della Befana. Comeico, il Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica, per promuovere una differenziata intelligente, ha scelto la simpatia di Giacomo Poretti e Giovanni Storti, due volti del trio Aldo-Giovanni e Giacomo, per raccontare nella campagna “Ridere fa bene. Riciclare carta e cartone pure” come si può contribuire alla salute del Pianeta semplicemente facendo una corretta raccolta. Una campagna pubblicitaria su tv, radio e web all’insegna di gag divertenti in Vicini di carta sketch che invitano a metterci più attenzione quando si buttano via gli imballaggi. Un modo ludico, quello scelto da Comeico, per impegnarsi tutti a fare le scelte del bidone giusto. A non dare mai per scontato che un piccolo, singolo gesto possa fare la differenza.