Il Carnevale, una delle feste più belle da tramandare di generazione in generazione, un misto di colori, passione musica e buon cibo, da condividere e vivere con parenti ed amici.
Nella nostra Penisola i festeggiamenti durano fino al Martedì Grasso, giorno in cui il Carnevale si chiude definitivamente lasciando spazio al periodo pasquale.
Il Carnevale risale all’epoca medievale, quando ci si travestiva e si organizzavano gare ed eventi. Oggi, tra le città più nominate per la particolarità dei festeggiamenti, vanno citate Venezia e Ivrea. La città veneziana si riempie di maschere e colori sgargianti rappresentativi del classico carnevale di Viareggio, mentre ad Ivrea si celebra la particolare tradizione della battaglia delle arance.
Per qualcosa di più particolare, ci spostiamo invece verso Ascoli Piceno, dove possiamo trovare la cosiddetta “caccia al bue” mentre in Campania, ad Avellino, si balla e si mangia mascherati in compagnia di buon vino sorseggiato con in sottofondo la tarantella.
Il Carnevale non è soltanto maschere, colori, scherzi… ma anche la possibilità di assaporare piatti tipici.
In tutta Italia si prepara la lasagna, primo piatto cotto al forno composto da sfoglie di pasta all’uovo condite con carne macinata, uovo sodo, provola, ricotta, salame, prosciutto cotto e ragù.
Ci sono poi i dolci simbolici come le chiacchiere, ovvero pasta sfoglia leggerissima fritta o cotta al forno, classica o condita con il cioccolato, gustate più delle volte insieme al “sanguinaccio”, una sorta di crema al cioccolato guarnita con scaglie di cioccolato fondente e frutta candita e per chi mantiene ancora un forte legame al passato, il sanguinaccio viene mescolato al sangue del maiale, da qui il nome.
Insomma, il Carnevale è una vera e propria festa da vivere a pieno, senza dimenticare quello che è il vero spirito della festività, fare scherzi e burle in quantità, divertendosi tutti insieme.
di Daniela Buonocore