Ieri pomeriggio, le autorità militari israeliane, hanno diramato la notizia che, durante la notte precedente, truppe d’elite della marina hanno intercettato e bloccato in acque internazionali nel Mar Rosso, un cargo battente bandiera panamense. L’azione è avvenuta a 1.500 chilometri a sud del porto di Eilat, all’altezza del confine tra l’Eritrea ed il Sudan, l’equipaggio del cargo, il Klos-C, non ha opposto alcuna resistenza durante l’abbordaggio.
Durante la perquisizione della nave, i militari israeliani hanno trovato numerosi missili terra-terra M-302, dotati di tecnologia avanzata ed in grado di colpire obiettivi a circa 200 chilometri di distanza. Stando alle informazioni rilasciate dall’intelligence israeliana, i missili sarebbero stati intercettati mentre venivano imbarcati su un volo cargo presso l’aeroporto di Damasco e hanno raggiunto Teheran, da qui, via terra, sarebbero stati trasportati fino al porto iraniano di Bandar Abbas dove sarebbero stati imbarcati sul Klos-C che dopo aver completato il ritiro di altre merci presso il porto iracheno di Umm Qasr sarebbe partito alla volta del Mar Rosso. Il porto di destinazione, si presume, dovesse essere Port Sudan, da dove, via terra, i missili avrebbero dovuto raggiungere la Stricia di Gaza, attraversando tutto l’Egitto ed il Sinai.
Le operazioni di intercettazione e abbordaggio è state condotte sotto la supervisione in tempo reale del Capo di Stato Maggiore delle Forze di Difesa israeliane ( IDF) Benny Gantz e dal Ministro della Difesa Moshe Ya’alon che erano entrambi presenti presso il centro operativo da cui veniva coordinata l’operazione. Pare, stando alle dichiarazioni del portavoce dell’IDF, che non è la prima volta che l’Iran cerca di movimentare armi per Hamas ed Hezbollah attraverso il Sudan e lo Yemen, l’aprile scorso, infatti, venne intercettato, dalla marina militare egiziana, un peschereccio nelle acque antistanti la penisola del Sinai che trasportava un’ingente quantità di armi: circa 60mila fucili d’assalto Ak-47, comunemente chiamati Kalashnikov, numerosi missili controcarro RPG e grandi quantità di munizioni.
Quindi, anziché via terra, presumo sia più logico che i missili avrebbero raggiunto il Sinai vi amare tramite pescherecci o piccole imbarcazioni e una volta sbarcati avrebbero raggiunto Gaza via terra, ma, personalmente, non escluderei che questi missili, vista la grande quantità sequestrata, non fossero totalmente destinati ai terroristi di Hamas, credo che una parte di queste armi, fosse destinata ai gruppi del terrore operanti in Sinai e quindi destinati a colpire le Forze Armate egiziane.
Una cosa comunque è certa: quei missili servivano ad uccidere civili inermi e l’IDF per l’ennesima volta ha salvato numerose vite innocenti e continuerà a vigilare affinchè potenze esterne non infiammino la regione.
Gian Giacomo William Faillace