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lunedì, 23 Dicembre, 2024

BUON COMPLEANNO MAC. Trent'anni dalla nascita di Macintosh

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1° Aprile 1976. A dispetto delle credenze, quell’anno quella data non è stata motivo di un pesce d’Aprile: nacque infatti Apple Computer, che inventò il personal computer come noi lo conosciamo e distribuì i i primi 50 personal computer producendoli  nel garage dei genitori di Steve Jobs. 
(Piccola considerazione: questo in Italia sarebbe stato impossibile. Se uno si mettesse a produrre alcunché  in un box, prima o poi accorrerebbero Guardia di Finanza, Asl, Carabinieri ecc.. con conseguenti problemi di varia natura). 
Furono venduti all’Homebrew Computer Club.

I fondatori di Apple furono Steve Jobs, Steve Wozniak e Ronald Wayne. Quest’ultimo, però, dopo la prima vendita, si fece liquidare. (Se avesse tenuto duro, oggi avrebbe un patrimonio di ca. 2,6 miliardi di dollari). Per produrre quei primi personal computer, Jobs vendette il proprio pulmino Volkswagen, mentre Wozniak la propria calcolatrice. Ovviamente, per crescere, occorrevano altre risorse ed alla fine fu trovato un finanziatore che credette nel progetto e nelle possibilità di un mercato allora pioneristico, Mike Makkula.

21977. Esce il nuovo Apple II. Le cose si fanno serie. Il fatturato quell’anno raggiunse  infatti il milione di dollari e quel personal computer cominciò a diffondersi prima negli Stati Uniti e poi nel resto del mondo. Molte aziende cominciarono ad adottarlo. 

1979. Jobs, in cambio di una partecipazione della Xerox al rifinanziamento della Apple, ottiene di visitare il centro R&D  Xerox PARC di Palo Alto, dove scopre una nuova interfaccia grafica con la metafora della scrivania con tanto di mouse.

12 Dicembre 1980. Apple sbarca in borsa, raggiungendo in pochi giorni il valore di 256 milioni di dollari per poi arrivare a  fine Dicembre ad un valore di 1,79 miliardi. Chi scrive ricorda la Apple mania che scoppiò a quei tempi ed il diffondersi di computer compatibili con l’originale, naturalmente a costo inferiore. Tuttavia, il tutto contribuì al diffondersi della piattaforma.

1Abbiamo ancora in mente la pubblicità di uno di questi cloni, chiamato Lemon, (come tutti i cloni, aveva il nome di un frutto per richiamarsi all’originale Apple) ed anche a causa del fatto che un amico ingegnere si mise a comprare i componenti necessari per assemblarne lui stesso uno, per poi poter fare poi “girare” i programmi per il gioco degli scacchi per corrispondenza, di cui era appassionato. Apple II divenne il personal computer di default per il business.

1983. Viene presentato il computer Apple Lisa, che implementa le novità (migliorate) viste al centro Xerox. Abbiamo ricordo della presentazione allo Smau di quell’anno a Milano, come pure il prezzo! Era un computer abbastanza ingombrante, di taglio professionale da posizionare, con un po’ di buona volontà sulla scrivania. Ci sembra di ricordare un costo di Lit. 10.000.000 di allora. (Oggi dovrebbe corrispondere a  € 15.191,21). Avanzatissimo per quei tempi, aveva una memoria di 1 048 576 Byte, quando un computer standard ne aveva 77.324. (Lontani, comunque, anni luce dai nostri attuali Terabyte).

31984. Preceduto da un filmato pubblicitario diretto dal regista, ora famoso, Ridley Scott, che si richiama al romanzo 1984 di George Orwell e che venne trasmesso il 22 gennaio 1984 in occasione del Super Bowl, fu presentato il cugino “povero” di Lisa: Macintosh. Una rivoluzione!

Fu il terzo computer al mondo, dopo il Xerox Star e Apple Lisa, ad adottare l’interfaccia grafica. ma il primo ad avere una certa diffusione. Allo Smau del 1984 era dislocato in diversi luoghi anche lungo i percorsi dei visitatori ed affascinava il pubblico con quella scritta “Hello” e poi parlava pure! Lo scrivente rimase letteralmente rapito e sbocciò un grande amore che dura da trent’anni ed in questi giorni ne ricordiamo l’anniversario e da allora nulla fu più come prima ed è la ragione per cui ne parliamo oggi.

Jobs ha sempre avuto l’ambizione di voler cambiare il mondo ed anche se con fatica, alla fine, in parte, ci è riuscito.

4Per anni il possedere un Mac, come lo chiamano tuttora gli appassionati, fu  motivo di critica, di scherno, di difficoltà e di interrogativi del tipo “perché la gente si ostina ad usare quella schifezza di MS-Dos?”, prima e poi, al posto di MS-Dos “quella brutta copia di Windows, che non è altro che un MS-Dos con un po’ di belletto e che si pianta sempre ?”, senza contare che per trovare dei virus con il computer Apple bisognava tentare la sorte ed andare a “Chi l’ha visto?”.

Eppure, nonostante tutto, si ricavò un suo spazio, arrivarono le prime stampanti laser Postscript, inventate da Apple, come pure il programma PageMaker e così nacque il D.T.P. (Desk Top Publishing) che permise di impaginare testi ed immagini, usando un Mac, a costi sensibilmente inferiori rispetto a prima. Da allora, l’amato Mac si trovò però incollata addosso l’etichetta, di computer adatto solo alla grafica, (convinzione così dura a morire che è ancora presente in alcuni ai giorni nostri), settore in cui certamente eccelleva, ma in realtà era adatto ad ogni ambito. 1997. In occasione dei vent’anni di Apple Computer,  uscì il Macintosh del ventesimo anniversario (Twentieth Anniversary Macintosh, meglio conosciuto come “TAM”, una versione in edizione limitata), molto caro. Fu un computer per collezionisti e tutt’ora può accadere di trovarne uno ancora imballato nella sua scatola originale. (P.S.: avete mai visto un I.B.M. da collezione?)

5L’atteggiamento verso il Mac cambiò pian piano con l’arrivo d’un lato prima di iPod e poi di iPhone, dall’altro quando l’architettura del computer passò dal processore PowerPC a quello di Intel. Ai giorni nostri Macintosh è ormai un computer maturo, all’occorrenza se uno proprio ha necessità, può utilizzare Windows in maniera nativa, è bello a vedersi, semplice come sempre da usare, in genere affidabile e con aggiornamenti del sistema operativo che gli consentono di avere una vita operativa più lunga rispetto ai concorrenti basati su Windows.

Jobs purtroppo è venuto a mancare, ma ci auguriamo e crediamo che potremo usare nuovi Macintosh sempre più performanti, sempre più semplici, sempre più belli per molti anni a venire. Buon Compleanno Mac!

Fabio Ronchi

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