di Martina Grandori
Domani, il 22 aprile, l’Earth Day compie 50 anni, domani la virtuosa Green Generation si farà sentire, sono oltre un miliardo le persone coinvolte in 192 paesi.
La più importante giornata internazionale di mobilitazione per la sensibilizzazione verso la cura e la salvaguardia del Pianeta, capace di smuovere grandi numeri per la causa ambientalista, per via della pandemia, festeggerà mezzo secolo di attività in modalità digitale. Nessuna manifestazione ovviamente, ma molte iniziative digitali.
A rendere ancora più forte, più attuale questa iniziativa di sensibilizzazione all’indissolubile legame fra uomo-terra-ambiente, è proprio il Covid-19 che ha messo in ginocchio l’intera umanità, come l’intera umanità ha messo in ginocchio la natura.
È più che mai emergenza pianeta, è più che mai emergenza ambientale, “bisogna pensare a soluzioni che includono il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili, il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, la cessazione della distruzione di habitat fondamentali come i boschi umidi e la protezione delle specie minacciate” riporta Earth Day Italia.
Si deve a deve a John McConnell, un attivista per la pace con il piglio per l’ecologia, l’istituzione nell’ottobre del 1969 della Giornata Mondiale della Terra durante una Conferenza dell’UNESCO a San Francisco. In quell’occasione, McConnell propose una giornata per celebrare la vita e la bellezza della Terra e per promuovere la pace, un modo per mettere in guardia l’umanità sulla necessità di preservare e rinnovare gli equilibri ecologici già allora minacciati.
Il 22 aprile 1970 viene proclamata ufficialmente la Giornata della Terra dal segretario generale delle Nazioni Unite U Thant, trasformandosi da giornata universitaria, a vero e proprio movimento educativo e formativo a livello mondiale. Un’occasione per portare sotto i riflettori le gravissime problematiche ecologiche: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e speci animali che scompaiono, e l’esaurimento delle risorse non rinnovabili (carbone, petrolio, gas naturali). Ma l’idea di creare una giornata sostegno della salvaguardia della Terra arrivò dopo i disastri della guerra in Vietnam nel 1962 grazie al senatore Nelson, supportato dall’allora presidente John Fitzgerald Kennedy e da suo fratello Bob.
L’obiettivo di Earth Day in questi cinque decenni è sempre stato informare, di formare i ragazzi, di sensibilizzare alla questione ambientale promuovendo nuovi stili di vita rispettosi dell’ambiente e di tutte le popolazioni del mondo. Rispettare il proprio pianeta parallelamente ai diritti umani è un esempio di civiltà. E purtroppo non sembra questa una società civile, facciamo fatica a rispettare non solo la natura ma anche le culture minori. Complice questo mondo globalizzato, certamente. Domani e non solo ci saranno moltissime iniziative, compresi flash-mob virtuali per tenere alta l’attenzione sul rispetto del pianeta.
Ecco dove potete trovare delle iniziative per l’Earth Day: