Avete mai sperimentato il ginger in cucina? Una spezia dall’aroma antico, dal sapore inusuale e affascinante, da risultare sempre dolce novità. Il ginger è la radice di una pianta originaria del Bengala e Marabar, usata da romani, greci e arabi non solo in cucina ma anche in campo medico.
Per tantissimi anni, ha caratterizzato la cucina indiana e cinese, ed ora sta diventando popolare anche nei mercati italiani. Viene venduto sotto diverse forme: grigio in tubercoli di circa 7-8 cm, coperti da una buccia grigiastra tendente al giallo ocra, con anelli ben definiti; bianco, venduto già sbucciato e in pezzi più piccoli. Si può trovare anche in polvere, comodissimo per la cucina.
Mi preme ricordare che quanto più il ginger è fresco, tanto più l’aroma risulta persistente, penetrante, intenso. Per questo motivo sarà sempre utile valutarne freschezza e qualità prima di utilizzarlo nelle preparazioni di cucina. È possibile trovare in commercio anche il ginger candito e il ginger sciroppato; tali particolari specialità sono estremamente gustose servite con gelato e macedonia.
L’abbinamento leggermente piccante del ginger con il dolce merita di essere provato per sperimentare, attraverso antiche ricette, questa spezia così diversa dalla cannella e dai chiodi di garofano.
INGREDIENTI
350 gr. di latte intero, 130 gr. di panna fresca, 2 pezzetti di ginger schiacciati (2 cm circa l’uno), 130 gr. di zucchero, 6 tuorli d’uovo, 1 cucchiaio di ginger in polvere, 1 bustina di vanillina.
Riscaldare il latte con la panna e il ginger, portare ad ebollizione e lasciar raffreddare.
Sbattere i tuorli con lo zucchero finchè diventano chiari ed unire il liquido tiepido. Eliminare i pezzi di ginger ed aggiungere il ginger in polvere e la vanillina. Mescolare bene e versare in stampini da crème caramel. Poggiare i medesimi in una teglia da forno con i bordi e versare acqua calda fino a raggiungere metà altezza degli stampini. Cuocere in forno preriscaldato a 160° per circa 20 minuti. Lasciare raffreddare nell’acqua, quindi togliere dal liquido e passare in frigo per almeno 3 ore.
L’intenso profumo del ginger seguito dal sentore di vaniglia, suggeriscono dolce intimità. Masticando, si avverte pienezza e struttura dell’impasto che subito cede a morbidezza e giocosa armonia. Occorre quindi un vino proveniente da uve passite dal profumo intenso ed aromatico, in bocca amabile, rotondo, corposo, di razza.
Suggerimento\abbinamento: Muffato della Sala, Moscatello di Montalcino, Recioto della Volpicella, Sagrantino di Montefalco Passito, Vecchio Samperi, Moscato di Pantelleria.
Sempre con amore,
Graziella Duranti Bini