Ancora allarme terrorismo. In Italia, non in Francia. Un 23enne marocchino, Elmahdi Halili, autore del primo testo di propaganda islamista in italiano, è stato arrestato a Torino. L’uomo progettava attacchi con camion, come quello avvenuto nella non lontana Nizza, e cercava “lupi solitari” da reclutare. Al momento dell’arresto ha gridato “Vado in prigione a testa alta”.
Il questore di Torino, Francesco Messina, ha commentato: “Siamo intervenuti senza indugio. Abbiamo dovuto agire immediatamente per eliminare questa minaccia: Halili poteva compiere delitti. E’ passato dall’auto indottrinamento in carcere al contattare soggetti che potessero compiere atti terroristici.”
L’accusa nei confronti di Halili è di “partecipazione all’associazione terroristica dello Stato Islamico”. Il giovane era conosciuto alle forze dell’ordine. Infatti nel 2016, a seguito della morte del leader Al Adnani ad Aleppo, pubblicò nei canali social tre diverse playlist con i messaggi più famosi del braccio destro di Al Baghdadi dove incitava alla “battaglia del terrore” in tutto il mondo. Nel 2015 patteggiò una condanna di due anni dopo aver pubblicato in Rete un manuale islamista. In carcere ha accelerato la sua radicalizzazione.
Nell’ambito dell’indagine sono coinvolti anche italiani convertiti all’Islam.