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BONUS IDRICO: un incentivo al risparmio ma anche una riflessione sull’enorme spreco d’acqua in casa

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di Martina Grandori

Risparmio idrico in prima linea con l’approvazione del bonus idrico, finalizzato al risparmio dell’acqua. Atteso, molto, già da marzo 2021, finito poi nel cassetto, indispensabile per poter iniziare quel cambio di rotta nel comparto del risparmio idrico domestico, ambito dove ancora c’è molto da fare per contenere gli sprechi d’acqua, studi stimano che nel  2050 saranno 5 miliardi le persone a patire gli effetti della crisi idrica, ça va sans dire che ciascuno deve fare del proprio.

Ma ad attendere l’approvazione di questo bonus, è stato anche il distretto della ceramica di Civita Castellana, da poco si è conclusa la fiera Cersaie di Bologna dove Vannia Gava, sottosegretario alla Transizione ecologica, ha affrontato la delicata questione della proroga al 2023 del Superbonus al 110%, il 90% del settore arredobagno è prodotto proprio nel polo civitonico.

Nel nuovo decreto è previsto un limite massimo di mille euro per ciascun beneficiario, per un solo immobile, per le spese effettivamente sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021, per interventi di efficientamento idrico, ossia per la sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e quella della rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua. 

In poche parole si tratta di miscelatori dotati di una cartuccia speciale, di tipo water saving, e alzando la leva del miscelatore si incontra una sorta di “freno” che ferma il flusso a metà portata. Solo in caso di effettiva necessità, superando la resistenza, si potrà ottenere la massima potenza dell’erogatore,  e con questi rubinetti di nuova generazione si arriva a ridurre fino al 50% il consumo banalmente solo per lavarsi le mani o i denti.  Un efficientamento, questo con i nuovi apparecchi, che consentirà di ridurre in generale gli sprechi di acqua di circa 414 milioni di metri cubi all’anno, con un risparmio di 665 milioni di euro per le famiglie italiane e una riduzione di 2,9 milioni di tonnellate di Co2 per minore uso di energia elettrica necessaria per l’approvvigionamento e la distribuzione. Per dare un esempio concreto, i vecchi wc rilasciano 12-15 litri alla volta, quelli moderni 3-6, il tutto annualmente equivale a sprecare l’acqua dell’intero lago Trasimeno solo per tirare la corda. 

Questo bonus idrico sarà emesso secondo un ordine temporale di arrivo delle richieste di rimborso, ma fino ad esaurimento delle risorse. Per iscriversi, solo via telematica attraverso una piattaforma (non ancora accessibile)all’interno del sito del Ministero della Transizione Ecologica, tramite Spid o tramite Carta d’Identità Elettronica, c’è un tempo massimo, ossia il 31 dicembre quando scadrà l’incentivo.