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giovedì, 14 Novembre, 2024

BOEING SCOMPARSO: avrebbe deliberatamente virato verso l’Oceano Indiano.

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Ad una settimana dalla scomparsa ancora non si ha alcuna traccia del volo MH 370 della Malaysian Airlines, scomparso l’8 marzo scorso con 239 persone a bordo. Scartata l’ipotesi terroristica e il cedimento strutturale, il mistero si infittisce, soprattutto alla luce delle nuove informazioni venute alla luce nelle ultime 48 ore. Nel Mare Cinese meridionale, dove presumibilmente si sarebbe dovuto trovare il Boeing 777 al momento della scomparsa, non è stato trovato alcun relitto. 

Due fonti vicine alla Casa Bianca e al gruppo di ricerca del volo hanno citato dei dati radar che rivelano che l’aereo è stato volutamente dirottato verso le Isole Andamane, nell’Oceano Indiano ed è proprio nell’Oceano Indiano che si stanno spostando le ricerche. Sempre secondo queste fonti un volo non identificato, che potrebbe essere stato il B777, è transitato su una rotta definita da “waypoint” ( aree geografiche determinate dal calcolo della latitudine e longitudine che aiutano i piloti  a volare lungo i corridoi aerei). 

Questi sviluppi implicano che qualcuno con esperienza di volo era ai comandi quando l’aereo è stato avvistato per l’ultima volta dai radar militari al largo della costa nord-occidentale della Malesia. Il portavoce della Casa Bianca, durante una conferenza stampa tenutasi venerdì mattina, ha dichiarato che alla luce di queste nuove informazioni, suppur non determinanti, l’area di ricerca dell’aeromobile verrà estesa. La U.S. Navy, infatti, ha ordinato a due cacciatorpediniere, la USS Kidd ed alla USS Pinckney, impegnate per le ricerc he dell’MH 370 nel Golfo della Tailandia, a far rotta verso l’Oceano Indiano. 

Gli investigatori ritengono che l’aereo abbia continuato a volare per cinque ore e questa affermazione è  suggerita da un segnale automatico trasmesso via satellite dal velivolo per circa quattro ore dopo la scomparsa dagli schermi radar. Se l’MH 370 avesse effettivamente continuato a volare per quattro ore, sarebbe stato in grado di viaggiare per circa 2.200 miglia e raggiungere l’ Oceano Indiano,  il Pakistan e il Mare Arabico; a queste conclusioni si arriva anche se ci si basa sulla sua velocità. 

Inoltre vi sono anche le tracce dei  motori aeronautici Rolls Royce che avevano continuato a inviare segnali a terra per quattro ore dopo aver perso il contatto con il controllo del traffico aereo. Le autorità malesi, tramite il ministro dei trasporti  Hishammuddin Hussein ammette che al momento non vi sono elementi utili a spiegare la scomparsa del volo MH 370 da Kuala Lumpur a Pechino e nessuna pista è stata esclusa, tra le ipotesi, si vaglia la possibilità che il volo sia stato dirottato da un pilota suicida o che sia stato colpito da un missile. 

Intanto, se il volo non identificato in rotta verso le Andamane, è il B 777  successivamente scomparso, è sicuro che il transponder (dispositivi utilizzati in aviazione commerciale e militare e servono per identificare gli aeromobili e rendere il velivolo visibile ai fini del traffico aereo. La maggior parte dei transponder sono in grado di trasmettere informazioni sull’altitudine, il tipo di volo e perfino la presenza a bordo di dirottatori, essi usano un codice a quattro cifre noto come transponder code o “squawk code” e serve ai controllori del traffico aereo per far rispettare le distanze di sicurezza e le aerovie precedentemente pianificate) sia stato spento o comunque non funzionante.

Gian Giacomo William Faillace

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