Lo Stato è ladro. E’ anche bugiardo. Ben lo sanno gli imprenditori suicidi, distrutti dalle promesse di pagamenti dovuti infrantisi contro gli scogli della dura realtà. Lo sanno i due Marò in India. Lo sanno gli artigiani, i professionisti, i disoccupati. Ora lo stanno scoprendo anche gli Statali. L’uguaglianza nella schiavitù non è una condizione augurabile, idilliaco. Ma ha un’irresistibile attrattiva pensare che, finalmente, i giusti fra i lavoratori, quelli che non evadono mai, i custodi della morale e i più alti esempi di fedeltà alla nazione, sentano quello che noi comuni mortali sentiamo ogni giorno. Il senso di tradimento verso un paese che, improvvisamente, non ci ama più. Ovviamente ci sono casi e casi, mestieri e mestieri, funzioni e funzioni. Ma ci si deve rendere conto che è il meccanismo a non funzionare.
E’ venuto il momento che i dipendenti pubblici che lavorano, che producono, che meritano si domandino se magari non c’è troppa gente che sul loro lavoro ci campa. E magari, dopo esserselo domandati, non inizino a fare qualcosa a riguardo. Il meccanismo di cui parlavo prima ha qui il suo cuore di tenebra. Tutti bravi a prendersela con la Casta, ma avete il coraggio di prendervela con i dipendenti del vostro comune che non servono a nulla? Perchè la Casta esiste, primariamente, grazie ai voti ed alla clientele di questi ultimi. Il cui obiettivo non è servire voi, ma votare loro. Il posto di statale è l’anello fondamentale della catena di malaffare che ha strozzato la Prima repubblica ed il peso al collo della mia generazione.
Ecco, improvvisamente quel peso non siamo più i soli a portarlo. Adesso grava anche su chi produce davvero, all’interno del sistema statale. Per produrre, ovviamente, intendo si occupa di quelle funzioni di cui il privato non dovrebbe occuparsi: polizia, giustizia e difesa. Il resto è carne da capitale, territorio dei privati distrutto ed inglobato dalla logica clientelare. Lasciatelo libero e vedrete che i contratti, i superstiti almeno, si sbloccheranno. Non è una mentalità rapace la mia, solo realistica. Consegnateci gli imboscati e tutto finirà bene. Cedete il maltolto e sarete liberi. Arrendetevi e vincerete la vostra battaglia.
Luca Rampazzo