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domenica, 24 Novembre, 2024

BERLUSCONI PARLA A CAGLIARI. "Né rottamazioni, né maretta in Forza Italia. Rimpiango le occasioni mancate. Io vittima di una persecuzione. Vitale superare il 37%"

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 “Sui giornali leggo solo stupidaggini, su maretta o non maretta e su rottamazione in Forza Italia”. Lo ha detto Silvio Berlusconi, a Cagliari per una convention elettorale a sostegno del candidato governatore del centrodestra, Ugo Cappellacci. “Non vogliamo rottamare nessuno – ha chiarito – perché se c’è qualcuno che in 50 anni ha avuto totale rispetto di tutti e totale vicinanza con i collaboratori, questo signore sono io”.

“Sono addolorato per tutto quello che lo Stato italiano non ha fatto per la Sardegna, ma in Italia dal 1948 è sbagliato il modo di votare”, ha ricordato Berlusconi. “La Costituzione è stata concepita perché non ci fossero le condizioni capaci di dar vita ad un nuovo regime, ma così facendo non si è dato nessun potere al governo”, ha aggiunto.

“I padri costituenti – ha detto il leader di Forza Italia – non hanno dato poteri al governo ma ai due rami del Parlamento e alla Corte Costituzionale. Nei nove anni che sono stato al Governo non ho avuto i poteri per ottenere i risultati che speravo, non ho potuto fare quelle profonde riforme necessarie per stare al passo con il resto dell’Europa, come la riforma della burocrazia, la riforma del lavoro e del fisco, ma soprattutto – ha concluso Berlusconi – la riforma della giustizia, una mancanza che grida ancora vendetta”.

“L’unico potere del presidente del Consiglio è stendere l’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri successivo, il governo non può usare il decreto legge, perché questo dipende dal presidente della Repubblica. A me sono accadute cose spiacevoli con il Capo dello Stato e ho avuto la sfortuna di avere a che fare con tre Presidenti della Repubblica tutti di sinistra – ha ricordato Berlusconi – . Sono vittima di una persecuzione senza precedenti”.

Berlusconi ha poi lanciato già la sfida elettorale. “Dobbiamo fare una cosa straordinaria con Fi dobbiamo superare il 37%”, ha spiegato invitando i Club Forza Silvio a “recuperare” i voti persi dei moderati, non mancando di lanciare un rimprovero ai “centristi”. “La storia insegna sempre: nessun partito di centro in Italia ha mai conquistato il 5%”, ha aggiunto. 

I piccoli partiti hanno ottenuto, con l’aiuto del Capo dello Stato, che si passasse dal 35% al 37% come sbarramento per avere il premio di maggioranza. Ecco allora la soluzione del ballottaggio che per noi è negativo, perché i grillini voterebbero Pd. Se magari si arriverà ad una sfida tra Pd e Fi, immaginiamo che i grillini voteranno per il Pd. Quindi noi dobbiamo vincere con più del 37% e sono convinto che nel nostro Paese esista questa possibilità”.

La Critica

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