(ANSA) – ROMA, 13 FEB – Sulle Bcc attendiamo di valutare nel dettaglio il decreto, visto che pare essere gia’ iniziato un lavoro di riscrittura del testo appena approvato. Lo afferma Maria Stella Gelmini, vice capogruppo vicario di Fi alla Camera. Sicuramente grosse perplessita’ – anche di natura costituzionale e di violazione del diritto comunitario – suscita la way-out concessa alle Bcc con riserve di patrimonio oltre i 200 milioni di euro che, pagando un’imposta del 20%, possono riscattare il patrimonio e svolgere attivita’ di lucro trasformandosi in spa. Cosi’ come annunciata, la proposta di riforma delle Bcc anziche’ sostenere il credito cooperativo rischia di colpirlo al cuore, creando un grave vulnus nel principio stesso della cooperazione, impedendo un percorso di stabilita’ e generando anche forti rischi per le stesse banche che decidessero di uscire dal sistema. Si torni allo spirito del progetto di autoriforma elaborato da Federcasse e largamente condiviso, evitando che l’attesa riforma si riduca all’ennesimo favore per pochi”, conclude.