In seguito al decreto del governo in ambito stradale fu sospeso l’utilizzo di alcuni autovelox installati nella città di Milano. Furono bloccati per un mancato rispetto, da parte degli organi di Polizia, di alcune norme recentemente introdotte.
La direttiva Minniti prevede nuove direttive tecniche riguardanti i sistemi di rilevamento della velocità divisi in tre grandi categorie: fissi (come il Tutor), temporanei (come gli autovelox) e mobili (le vetture mobili).
Ogni dispositivo messo su strada deve essere sottoposto ad una verifica di funzionalità.
Nello specifico ogni apparecchio deve essere testato per verificarne l’integrità e il buon funzionamento. Prima di inizializzarlo al servizio è necessario eseguire una taratura per far sì che non ci siano errori di rilevamento del dispositivo. Successivamente, con cadenza annuale, ogni autovelox deve essere riesaminato e sottoposto alle verifiche del caso per confermare la sua efficienza.
Viene rimarcato l’obbligo di rendere visibili, tramite segnaletica stradale, tutti i dispositivi fissi di rilevazione automatica della velocità. Ogni cartello stradale dovrà contenere il simbolo dell’ente competente (Polizia stradale o vigili urbani) che se ne occupa.
Il Comune ora è pronto per poter mettere in funzione molteplici apparecchi. Verranno attivati nelle strade a scorrimento veloce: Via Palmanova – direzione centro città – via Parri, via dei Missaglia, in viale Fulvio Testi e in via Virgilio Ferrari in entrambe le direzioni.
Inoltre l’amministrazione comunale intende dare una soluzione ad un ulteriore problema che affligge le strade milanesi. Verranno installate delle telecamere fisse di rilevazione automatica in coincidenza dei semafori siti negli incroci più ostici, come Viale Forlanini e via Novara, per contrastare l’insorgenza di problematiche riguardanti gli incidenti dovuti al passaggio con semaforo rosso degli automobilisti. Questo permetterà di multare i malintenzionati con multe salate per scoraggiare questo tipo di comportamento.
Il Comune vorrebbe inoltre istallare delle postazioni di rilevamento velocità all’interno dei centri abitati, in prossimità soprattutto di scuole e case per andare incontro a cittadini e ciclisti, come sostiene l’assessore alla Mobilità Marco Granelli. Per questo tipo di precauzione però si dovrà chiedere un’autorizzazione alla prefettura.
Antonia Notaro