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AUMENTA (ANCORA) LA BENZINA. LE ACCISE PESANO AL 60%.

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23 maggio 2018, Milano.
Nell’ultimo mese, il territorio lombardo, vede un aumento esponenziale del costo del carburante, la benzina in particolare. Nel territorio monzese, meratese e lecchese ho visto toccare punte di 1.579 Euro al litro fino ad 1.6 e oltre. Credo che la politica e il Governo debbano intervenire presto: vanno frenate le accise e deve essere risolta al più presto la dannosa situazione di stallo per il Paese. La mancanza, ad oggi, di un Governo centrale operativo penalizza anche e soprattutto le nostre economie. Nessuno afferma chiaramente che la benzina e il carburante in generale debbano essere un bene regalato ai cittadini, ma non possiamo permetterci di sostenere una spesa così eccessiva, specialmente se l’auto la si utilizzi per fare alcuni km per recarsi sui luoghi di lavoro. Se consideriamo un minimo di dati riguardanti il tema in oggetto, si evince che dall’autunno 2014 i prezzi del carburante sono ai massimi. Certamente l’aumento del prezzo del greggio non giova, essendosi portato a circa 80 dollari al barile; ma a fare la propria parte, molto incidente, sono le accise. Ancora, per essere concreti con i dati quotidiani alla mano, i self service registrano i seguenti costi approssimativi: 1.600 circa Euro al litro per la benzina e 1.493 Euro circa per il diesel, mentre il servito è ancora più elevato. Leggendo alcuni articoli, degli osservatori pongono, come possibili soluzioni al problema, il rifornimento presso le cosiddette “pompe bianche”, ovvero i distributori GPL. Questa non è una soluzione. Dovremmo forse dotarci tutti di un’auto GPL? Oppure la politica può intervenire decisamente su questa problematica? Dico senza dubbio, la seconda. Da parte della politica nazionale, occorre porre un freno ai prezzi troppo alti del carburante, occorre rispondere specialmente ai cittadini che vivono in situazioni di lavoro precario e che debbano utilizzare ogni giorno la propria auto per poter lavorare. Dobbiamo pensarci tutti: il governo, in primis, deve avviare una riflessione che porti a soluzioni concrete. Queste potrebbero sembrare voci populiste, ma non lo sono. Questi sopra sono alcuni dei problemi, concreti, che tutti quanti noi (chi più e chi meno) tocchiamo ogni giorno con mano ed è proprio a questi problemi che occorre dare pronte risposte e rapide soluzioni.
 
 
Alessandro Milani,
Redazione Milano.

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