Attentato Palazzo Chigi, il carabiniere Giangrande torna a casa
Intervista sul Quotidiano nazionale: sono più forte di prima
Roma, 22 set. (askanews) – Giuseppe Giangrande è tornato a casa.
Il maresciallo dei carabinieri ferito dal disoccupato calabrese
Luigi Preiti davanti a palazzo Chigi il 28 aprile 2013, il giorno
dell`insediamento del governo di Enrico Letta, è tornato nella
sua Prato, accanto alla figlia Martina e alla cagnolina Peggy.
Sul Quotidiano nazionale un ampio servizio racconta di come
Giangrande ha concluso il terzo lungo ricovero in ospedale dopo
l`ennesima operazione ed ha lasciato l`unità spinale di Careggi
da qualche giorno e ora spera di non andarci più, se non per le
visite di controllo.
“Preiti ha fatto ricorso in Cassazione contro la condanna a 16
anni confermata in appello – dice – Faccia pure quello che vuole,
ormai la giustizia si è espressa. Le sue scelte mi lasciano
indifferente”. Giangrande, sempre rispondendo al cronista del
Resto del Carlini-Nazione-Giorno, spiega: “Adesso mi sento molto
meglio – continua – grazie all`ottimo lavoro fatto da tutta
l`équipe dell`unità spinale di Careggi, una vera eccellenza
italiana. Ho recuperato l`uso della parte alta delle braccia ed
ho sensibilità fino ai polsi. Mi sento più forte di prima”.
Gli piacerebbe incontrare Papa Francesco. Il pontefice visiterà
Prato la mattina del 10 novembre prima di raggiungere Firenze:
potrebbe essere quella l`occasione giusta per un incontro?
“«Siamo stati contattati dal Vaticano ma ancora non c`è nulla di
definito – raccontano Giangrande e la figlia – E` difficile che
sia possibile organizzare qualcosa già per novembre, è più
probabile un viaggio a Roma, magari quando farà più caldo.
Vediamo, non ci resta che aspettare”.