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lunedì, 18 Novembre, 2024

Attacco islamista alla Cina. Si contano 30 morti e 143 feriti

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Si è fermato a 30 morti e 130 feriti il bilancio dell’attentato avvenuto alle 21:00 di sabato scorso alla stazione ferroviaria di Kunming, nella Repubblica Popolare Cinese.

Stando ai numerosi testimoni, alle 21:00, un gruppo di otto persone, vestite di nero, sono piombati dell’atrio della biglietteria brandendo lunghi  coltelli ed è subito iniziata la mattanza.

Cina2Gli attentatori hanno iniziato da subito a sgozzare i passeggeri in attesa del loro turno per comprar ei biglietti ferroviari, subito è scoppiato il panico ma i criminali hanno continuato ad accanirsi contro gli innocenti, rincorrendoli, gettandoli a terra e poi sgozzandoli senza alcuna pietà. Poco dopo è intervenuta gli agenti del presidio della polizia di stanza presso lo scalo ferroviario che hanno ingaggiato un conflitto a fuoco che ha portato alla morte di quattro attentatori, il ferimento di un altro.

Il commando terroristico era composto da sei uomini e due donne, una di queste ferite durante la sparatoria contro gli agenti di polizia, subito interrogata, le sue dichiarazioni sono state utili per procedere all’arresto degli altri tre che erano inizialmente riusciti a darsi alla fuga.

Le autorità cinesi, in un comunicato ufficiale, hanno dichiarato che il comando criminale era guidato da Abdurehim Kurban, un cinese di fede islamica originario della regione dello Yunnan, la stessa provincia cinese in cui è avvenuta la strage che è a maggioranza musulmana.

Per l’ennesimo volta l’Islam mostra il suo vero volto, mostra al mondo quel’è la sua concezione di religione di pace; per l’ennesima volta l’Islam mostra al mondo la sua vera indole, la sua mancanza di rispetto verso la vita e  la sua mancanza di pietà nei confronti di persone inermi ed innocenti la cui unica colpa è non essere sottomessi ad una divinità padrona che non chiede fedeli bensì sudditi privi di ogni emozione che non sia un forte desiderio di morte verso coloro che considerano cani infedeli.

Gian Giacomo William Faillace

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