Dopo il successo di Venezia, l’arte di Antonella Gensale fa tappa in Sicilia. Da sabato in mostra a Palermo l’ultima opera di Marì che indaga il rapporto tra tecnologie e sviluppo dell’uomo.
Preistoria, intelligenza artificiale e ritorno. È il viaggio metaforico che lo spettatore può compiere dinanzi all’ultima opera di Antonella Gensale dal titolo “Algoritmo dell’Homo Extensus”.
Lo spazio temporale potrebbe essere azzerato guardando indietro, alla preistoria: il concetto esplora la possibilità di un ritorno alle origini, dove il progresso della civiltà viene in qualche annullato, restituendo all’umanità uno stato primordiale senza il peso delle sovrastrutture culturali e tecnologiche.
Dopo la consacrazione e il plauso per Marì dalla Biennale di Venezia, dopo la feconda creazione dell’installazione “Intercapedine”, l’artista continua ad indagare la distanza tra passato e presente. La sfida è cercare di riempire quel vuoto, creato dal mondo fluido e le sue accelerazioni, e di trasferire conoscenza alle future generazioni.
L’età del rame è la cornice nel caso specifico: una grande epoca, durata quasi 1000 anni, durante la quale si posero le basi della storia tecnologica d’Europa. Un millennio di fondamentale importanza per lo sviluppo dell’umanità in cui, a differenza dell’età del bronzo e del ferro, l’utilizzo del rame è coesistito per un lungo periodo con quello della pietra.
L’intelligenza artificiale non architrave ma supporto della società in una nuova transizione, sembra essere uno dei messaggi provenienti dall’opera che ripercorre la storia e i cicli della vita.
L’intelligenza artificiale infatti si fonde nel rame e suggerisce, altresì, dell’essere umano che torna sé stesso, senza pregiudizi, con l’invito a re-iniziare, proprio come l’uomo della preistoria che si immerge nel “tutto”, senza il qui e l’ora.
Una grande danza tribale prende la scena, l’atmosfera dei primordi azzera ogni convinzione – anche come stereotipo o pregiudizio – l’invito allo spettatore è a seguire l’algoritmo, dal passato le istruzioni per tornare ai primordi, all’essenza.
L’opera sarà esposta a Palermo nell’ambito della rassegna “Un Natale di Emozioni”. L’inaugurazione avverrà presso l’Albergo delle Povere in Corso Calatafimi sabato 14 dicembre alle 17.30. A curare l’evento è la galleria Experience diretta dalla storica dell’arte Leonarda Zappulla.
Letizia Bonelli
Giornalista ed esperta web reputation