Il secondo appuntamento della serie, l’incontro-concerto con Gianmaria Testa, si svolgerà, mercoledì 12 marzo, alle ore 18, presso Palazzo della Permanente, via Filippo Turati 34 Milano. Ingresso libero.
La Permanente di Milano, nell’ambito del ciclo di incontri “Arte, ecologia della mente”, presenta l’appuntamento dedicato a Gianmaria Testa, con un incontro-concerto sul tema delle migrazioni moderne, una riflessione poetica, aperta e senza demagogia sugli enormi movimenti di popoli che attraversano questi nostri anni. Sulle ragioni, dure, del partire, sulla decisione, sofferta, di attraversare deserti e mari, sul significato di parole come “terra” o “patria” e sul senso di sradicamento e di smarrimento che lo spostarsi porta sempre con sé. A qualsiasi latitudine.
La ricerca del nuovo, dell’ignoto, è la spinta propulsiva che muove le cose verso una nuova dimensione, tracciandone il solco per chi verrà in seguito. Il migrante è colui che riscrive la propria storia innanzi all’indefinito, carico di aspettative, energie e paure, mettendo a rischio le certezze per far prendere forma l’idea di futuro che lo anima. Migrare significa vivere costantemente in una terra di confine interiore, in costante scontro con ciò che vive nella paura della perdita dello status quo, paralizzato dall’assenza del coraggio di guardare oltre. Il migrante e l’artista, apparentemente così distanti e inconciliabili, non sono altro che due lati della stessa medaglia, i medesimi abitanti di quelle terre di confine che caratterizzano la demarcazione tra il conosciuto e l’ignoto.
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