Non è ancora finita la musica dei trapper. Ieri c’è stato un altro arresto. Le forze dell’ordine hanno atteso all’aeroporto di Malpensa Samir Benskar, un trapper 20enne di origini nordafricane, residente in provincia di Padova. Rientrava da una vacanza a Ibiza con un altro trapper, Baby Touchè, suo amico.
E’ accusato di essere uno dei mandanti del tentato omicidio nei confronti di un terzo trapper, Simba la Rue, avvenuto a Treviolo, in provincia di Bergamo lo scorso 16 giugno. Si tratta dello stesso episodio per cui è stata arrestata la 31enne Barbara Foscali, che aveva una relazione con il 23enne Simba la Rue, e che ora è accusata di aver dato le indicazioni precise agli aggressori per individuarlo.
Samir Benskar in custodia cautelare
Si tratta di arresti cautelari, emessi dai giudici in forza del fatto che i comportamenti dei trapper, la violenza che esprimono, quella che commettono e i danni che procurano all’intera società li mette nelle categoria delle persone socialmente pericolose che devono essere messe nelle condizioni di non nuocere al prossimo, anche prima che intervenga un processo, una condanna e una punizione rieducativa.
Simba la Rue, anche lui in carcere
Che siano degli irriducibili, e a mio parere anche largamente stupidi, lo si deduce anche da quanto successo un solo mese dopo, a luglio, in via de Toqueville a Milano. Simba la Rue, reduce da delicate operazioni chirurgiche alla gamba, che ha rischiato di perdere dopo aver subito l’attentato, invece di stare a riposo ha partecipato alla rissa con sparatoria, usando la stampella come arma contundente, é caduto, come si vede nel filmato, ed è finito nuovamente in ospedale.
Le faide fra trapper
Le faide fra i trapper nordafricani a Milano negli ultimi tempi sono diventati una piaga. Le loro canzoni cantavano il disagio della vita dei giovani nel degrado delle periferie milanesi, ma in realtà, con la banda di piazza Prealpi e altre formazioni simili, il degrado lo creavano loro stessi.