8.5 C
Milano
giovedì, 28 Novembre, 2024

APP IMMUNI COME SCUDO DEI NOSTRI GOVERNANTI INCAPACI

- Advertisement -spot_imgspot_img
Annunci sponsorizzatispot_imgspot_img

di Gabriele Rizza

L’app Immuni non ha finora sortito gli effetti sperati: secondo gli ultimi dati, solo il 18%, ovvero 6,7 milioni di persone, degli italiani possessori di uno smartphone ha scaricato l’app. Quando Immuni è stata lanciata gli esperti del Comitato scientifico, si erano posti l’obiettivo di arrivare almeno al 60%, soglia minima per rendere efficace l’app nella lotta ai contagi da Covid. Davanti la crescita dei positivi, a fronte del record di tamponi, il governo ha lanciato dal 5 all’11 ottobre una campagna di sensibilizzazione degli italiani, chiamano alle armi tutti i principali mezzi d’informazione, dalla televisione alla carta stampata.

Alla testa dei promotori abbiamo il premier Giuseppe Conte, per cui scaricare Immuni è “un obbligo morale” degli italiani, legando ancor di più la sua immagine alla lotta al virus e all’empatia con la paura della popolazione italiana, sganciandosi invece dalle “questioni terrene” come le recenti elezioni e gli equilibri in maggioranza. Tattica fino ad ora vincente perché il sentore mediatico è che Conte sia un super partes, l’uomo dell’emergenza sanitaria; ed è grazie a questa tattica, a questo scollamento dalla politica, che il premier tiene in piedi i Cinque Stelle. Altrimenti, tutte le sciagurate lacune del governo sarebbero state alla ribalta, travolgendo il vertice della piramide: ospedali covid non ancora pronti e insufficienti, scuole sotto organico di personale e Università spesso ancora a distanza, per non parlare del “prestito” di 25 mila euro che ancora tanti imprenditori aspettano, dei migranti che scappano dalle navi quarantena e della partita in Europa ancora tutta da vincere.

Sincronizzarsi con la paura degli italiani, soffiarci sopra, spingere che siano loro a chiedere restrizioni e controlli è una grande trovata per deresponsabilizzarsi politicamente. Non è una moda di governo imputabile solo a Giuseppe Conte, ma a diversi governatori, di destra o di sinistra. Pensiamo alla Calabria: la governatrice Jole Santelli ha reso obbligatoria la mascherina all’aperto anche se si è da soli in una strada deserta. Giusto alzare la soglia dell’attenzione generale invitando a scaricare Immuni, ma non sia uno scudo per la vigliaccheria dei vertici.

- Advertisement -spot_imgspot_img

Ultime notizie

Blusansevero

- Advertisement -spot_img

Notizie correlate

- Advertisement -spot_img