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lunedì, 25 Novembre, 2024

ANTISEMITISMO A TEMPO. Le discriminazioni verso gli ebrei dal dopoguerra in poi

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E’ ormai da un po’ di mesi che si susseguono sui mass-media e sui social network, notizie che denunciano fatti di antisemitismo che avvengono in Italia ed in giro per l’Europa e, guarda caso, in Ungheria, Francia, Ucraina, in Grecia e fino a qualche anno fa in Olanda ed in Austria.

Il problema è che in molti ci credono e gridano “Al Lupo! Al Lupo!” convinti che il pericolo esista davvero ma, nella realtà, è un pericolo preconfezionato da coloro che dell’antisemitismo hanno fatto la loro missione di vita, un pericolo inesistente così com’è esposto, ma serve ad allarmare, a spaventare e che serve solo a fare in modo che la gente si schieri contro gli avversari politici dei veri antisemiti.

In Europa, l’antisemitismo, dalla seconda guerra mondiale, non è mai realmente morto, c’è sempre stato, ha latitato e i maggiori antisemiti sono stati, e sono, quelli cha oggi si ergono a paladini della lotta all’antisemitismo, e coloro che hanno queste origini, puntualmente, ci cascano.

Svegliatevi! L’antisemitismo in Europa c’era nel 1960, c’era nel 1970, in Germania, in Francia, in Italia ed in tanti altri Paesi europei.Vi ricordate la strage degli atleti israeliani durante le Olimpiadi di Monaco vero? Vi ricordate che Golda Meir diede il via all’operazione “Ira di D-O” detta anche operazione Baionetta per stanare e punire coloro che erano coinvolti sia come esecutori che come mandanti di quella strage? Ebbene, dove vivevano un avita tranquilla ed alla luce del sole quei terroristi? In  Europa.

Wa’il Zu’ayter, rappresentante in Italia dell’OLP, implicato in un attentato, mancato, ad un aereo della El Al, viveva a Roma, faceva il poeta, scriveva qualche libro e lavorava anche per l’ambasciata libica; Mahmud Hamshari, rappresentante dell’OLP e alto dirigente, se non addirittura capo, di Settembre Nero in Francia, viveva tranquillo e beato a Parigi, così come Mohammed Boudia (direttore delle operazioni del gruppo terrroristico Settembre Nero); Husayn al-Bashir, dirigente di Al-Fatah viveva a Cipro e Zaiad Muchasi, che sostituì al-Bashir, ad Atene.

Gli altri terroristi che presero attivamente parte alla strage degli atleti israeliani a Monaco, dapprim arrestati, vennero successivamente (poche settimane dopo) rilasciati dai tedesci dopo che un commando islamista dirottò un volo della Lufthansa e ne richiesero l’immediata scarcerazione.

antisemitismo2Andando avanti nel tempo, nel 1976, vi ricordate l’airbus dell’ Air France dirottato alla fine all’aeroporto di Entebbe (Uganda) di cui  gli ostaggi, in buona parte israeliani; vennero poi liberati grazie ad un raid portato a termine dai militari di Israele? Chi erano i dirottatori? Non erano solo arabi appartenenti al FNLP ma tra i terroristi vi erano anche due tedeschi appartenenti alla Revolutionare Zellen, anzi il “capo” della missione era Wilfred Bose, compagno anche di quel famoso Ilic Ramirez  Sanchez detto Carlos, quel terrorista di origine venezuelana, che i giornali di sinistra del tempo, come “Liberation” in Francia, dipingevano come un eroe per la libertà. Ed è proprio in quel periodo che il la sinistra insinua nelle menti degli europei il tarlo dell’antisionismo e quella frase ipocrita ”Non sono antisemita ma antisionista”.

Arriviamo al 1978, in Italia Aldo Moro scende a patti con l’OLP e a Roma sappiamo tutti quello che è successo vero? Ah no, è vero, a morire in un attentato davanti alla Sinagoga fu un bambino ebreo di soli due anni Stefano Gaj Taché grazie all’idea di pace del commando terroristico palestinese che aprì il fuoco contro i membri della comunità ebraica romana.

Giusto due anni prima, giusto per mantenere vivo il ricordo ed il dubbio, stando alle rivelazioni dell’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga, i militanti del FNLP ci regalarono la bomba alla stazione di Bologna, ma la sinistra ha sempre smentito: la colpa è e deve essere per forza di due terroristi neo-fascisti, persino i parenti delle vittime pare che questa versione sia quella esatta senza alcun dubbio! Ma non si dovrebbe ricercare la verità? O visto che questa verità va bene all’inteligenzia del momento deve andare bene a tutti?

Passano gli anni, i decenni, ma l’antisemitismo non ha intenzione di invecchiare e di andare definitivamente in pensione. Altri uomini politici italiani abbracciano al causa palestinese e l’antisemitismo, Craxi docet.

1990, Saddam Hussein invade il Kuwait, la Comunità internazionale interviene nel gennaio del 1991, masse di pacifisti sfilano in tutta Italia, in tutta Europa contro l’inervento internazionale per liberare il Kuwait. Saddam viene attaccato e sconfitto e che fa di bello? Per ritorsione comincia a bersagliare Israele coi suoi missili scud, numerose sono le vittime tra gli israeliani, tra questi anche una bambina di pochi anni che l’espolsione di una testata esplosiva scagliò a parecchi metri dalla sua abitazione uccidendola. Ma per quelle vittime i pacifisti di sinistra, alias i veri antisemiti venduti ai loro futuri carnefici, non si levò neanche un piccolo grugnito.

2006, dei terroristi, dal Libano, penetrano in territorio israeliano, Israele si difende, attacca. Ovviamente la comunità internazionale lo condanna, il nostro Ministro degli Esteri, Massimo D’Alema, politicamente di sinistra, si reca in Libano, mica in Israele ma in Libano, e passeggia beatamente ( o beotamente) sotto braccio in compagnia di un deputato, tale Hussein Haji Hassan, esponente del gruppo terroristico sciita Hezbollah, invia le nostre truppe, sotto l’egida dell’ONU a difendere, in teoria un “area cuscinetto” tra Israele e Libano, cercano di controllare e fermare  Israele qualora volesse nuovamente intervenire militarmente e non si accorgono che i terroristi montano rampe di lancio per razzi a venti metri dalle loro postazioni.  

Non è forse anche antisemitismo il condannare la barriera difensiva che Israele ha costruito lungo i sui confini? Non è antisemitismo negare ad Israele il diritto a difendersi? Non è antisemitismo condannare Israele di violazione dei diritti umani mentre nella realtà persino le nipoti dei terroristi vanno a curarsi negli ospedali israeliani e si concede anche, a Gaza, Samaria e Giudea, corrente elettrica e acqua potabile totalmente gratis? 

Tutte queste accuse, nei confronti di Israele e del Suo Popolo, sparso quasi tutti i paesi presenti sul globo terracqueo, sono mosse costantemente da coloro che, in Italia, ci ricordano giusto (forse, perché non è detto, vedasi Pisapia) il 25 aprile, dal giorno successivo potremmo continuare a farci ammazzare e si continua ad affibbiarci ogni colpa per ogni male possibile. Svegliamoci ragazzi,  quell’antisemitismo di cui si parla sui social network e su qualche quotidiano è un antisemitismo inventato dai veri antisemiti, quelli che hanno messo da parte la croce uncinata, che hanno nascosto la stella, la falce della morte ed il martello ma nella realtà sono rimasti i macellai che furono, sono diventati solo più scaltri.

Victor Orban, Marie Le Pen, Vladimir Putin e prima ancora l’austriaco Haider, l’olandese Wilhelmus Simon Petrus Fortuijn, più conosciuto col nome Pym Fortuin, mai hanno proferito frasi inneggianti l’antisemitismo bensì, la loro unica colpa, fu, per Haider e Fortuin, ed è, per Orban e la  Le Pen di essere contrari all’immigrazione di massa ed in modo convinto, antieuropeisti. Putin ha una colpa in più: è contro i gay in un mondo in cui le idee devono essere standardizzate, dove  il pensiero è paragonabile al sacchetto dei surgelati che si vende al supermercato e dove, se si vuol essere accettati da tutto ciò che è politicamente corretto, si deve avere il cervello atrofizzato.

Ecco, questi, a mio giudizio, sono gli step che hanno influito veramente contro gli ebrei nel mondo e non dimentichiamoci che nei paesi islamici, quei paesi tanto amati dai sinistri pacifisti europei, in cui l’odio per israele e gli ebrei è conclamato,  dopo il corano, il libro più acquistato è “Mein kampf”, l’autore sappiamo tutti chi è: Adolf Hitler, per non parlare poi del ruolo che ha avuto nei secoli anche la Chiesa Cattolica.

Qualcuno, lassù, il cervello me lo ha inserito nel cranio, se lo ha fatto, nella Sua immensa saggezza, è perché Ha voluto che io lo usassi. Vale per me ma vale anche per voi. 

Gian Giacomo William Faillace

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