di Manuel Gallo
La cantautrice italo-brasiliana Gaia il 29 ottobre ha pubblicato il suo secondo progetto discografico intitolato Alma. Questo suo ultimo lavoro artistico arriva a più di un anno di distanza dal suo primo disco Nuova Genesi.
Alma è un album che esprime il tropicalismo della cantautrice, la sua visione del pop contemporaneo, la novità tramite la sua freschezza e la sua libertà di scelta nell’utilizzo della lingua per la composizione di alcuni brani.
“Ho scritto Alma nei mesi del lockdown e, in quelli a seguire, è stato come tornare indietro nel tempo guardandomi da lontano, così sono voluta tornare lì, dove tutto coesiste.”, queste sono le parole che ha usato Gaia per descrivere brevemente la nascita di Alma.
La scelta della lingua utilizzata per la composizione del testo esprime indirettamente il significato che l’autrice vuole trasmettere, in base al contenuto e le parole utilizzate per alcuni brani.
Il portoghese è stato scelto per brani di natura più intima e introspettiva, mentre l’italiano è stato usato per tracce più naturali e spontanee. In alcuni brani invece le due lingue, quindi anche i due modi di vivere la musica per Gaia, si intrecciano e viaggiano di pari passo.
