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martedì, 19 Novembre, 2024

ALGERIA: STRAVINCE BOUTEFLIKA. Il popolo si schiera contro il fondamentalismo

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Grande vittoria, in Algeria, del presidente Abdelaziz Bouteflika, che ha raccolto l’81,53 dei suffragi. Esito tutto sommato attendibile considerato che l’Algeria è uno stato, come del resto anche l’Egitto, filo-occidentale e geloso della sua laicità, guadagnata e difesa col sangue di migliaia di vittime sia civili che militari.

A nulla quindi sono valsi i tentativi, anche violenti, di far scivolare l’Algeria in una nuova “primavera” che l’avrebbe dirottata, come avvenuto nei Paesi vicini, verso una deriva fondamentalista islamica.

Il Ministro dell’Interno algerino Tayeb Belaiz ha così commentato l’esito delle elezioni:” Le persone hanno scelto la libertà in un clima di trasparenza e neutralità”.

Secondo i dati del ministero , il suo principale rivale Ali Benflis (FLN) ha raccolto 12.18 % dei voti, davanti ad Abdelaziz Belaid (UNJA, 3,03 %), Louisa Hanoune (PT,1.37 %), Ali Fawzi Rebaine (Ahd 54, 0,99 %) e Moussa Touati (FNA, 0,56 %). L’affluenza alle urne che si è stata pari a 51,7 % .

Il risultato deve essere confermato dal Consiglio costituzionale, che avrà massimo 10 giorni per esaminare i ricorsi.  E pare che di ricorsi ve ne saranno: Ali Benflis giovedì sera, al urne ormai chiuse, ha denunciato frodi e alludendo a voto di scambio ha dichiarato che non riconoscerà l’esito elettorale.

Dopo quindici anni di potere, Abdelaziz Bouteflika deve ora mantenere la sua promessa di una “nuova Repubblica” e avviare le riforme economiche che hanno reso meno dipendenti dal paese dal petrolio, inoltre dovrà affrontare, quest’anno, la riforma della Costituzione in materia di  rafforzamento delle libertà collettive ed individuali,  riorganizzare i poteri del Parlamento e quelli del primo ministro.

Secondo il portavoce della presidenza, Abdelmalek Sellal, Abdelaziz Bouteflika sarà finalmente in grado di dare potere alle giovani generazioni in questo paese, l’Algeria, di quasi 40 milioni di persone per lo più giovani, i cui leader principale ha superato i settanta anni.

Ma il politologo Rachid Tlemcani osserva:”Il rinnovamento di Bouteflika altro non sarà che il consolidamento dello status quo”.  “La sua rielezione aprirà la strada a un periodo di instabilità che sarà segnata da un particolare disagio sociale che continuerà  perché il potere incarnato da Bouteflika non sarà più in grado di comprare la pace sociale, come lui fatto durante i tre mandati precedenti, a causa di un probabile calo dei ricavi del petrolio”

Effettivamente il rischio di una “primavera” non si è del tutto eclissato, le forze d’opposizione interna e le organizzazioni terroristiche vicine ai Fratelli Musulmani ed a Al-Qaeda premono ai confini orientali e meridionali del Paese e il nuovo grande nemico della laicità di Washinghton è in agguato ed il suo dente ancor più avvelenato dopo l’acquisto, da parte dell’Algeria, di due sottomarini di fabbricazione russa.

Gian Giacomo William Faillace

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