Perché i locali che ci piacciono di più a Milano sono quelli in cui si ha la sensazione di non essere a Milano? Perché Milano è una di quelle città in cui a torto o a ragione s’impiega male il tempo, se ne spende troppo a lamentarsi delle cose che non vanno e tanto ancora a sognare qualcosa di diverso.
Milano invece, non mi stancherò mai di scriverlo, è una citta speciale, proprio come le persone speciali che non dicono di esserlo ma semplicemente lo sono.
Essere una città speciale però implica qualche responsabilità e Milano nel tempo, con la sua proposta di luoghi di gusto ed eventi sempre diversi è riuscita a rinnovarsi ed evolversi così in fretta da rischiare di diventare, azzardo, anche una città a misura d’uomo.
I meriti sono senz’altro delle persone che hanno azzardato veramente, si sono messe in gioco e hanno cercato di proporre e condividere la loro originale visione della vita.
E’ questo senz’altro il caso di Emanuele Bortolotti (agronomo e paesaggista) e Ferdinando Ferdinandi (prima pubblicitario e poi proprietario del wine-bar Piquenique) ideatori di “Al Fresco” il luogo d’incontro con cucina di via Savona.
La loro è una storia di passioni che a un certo punto s’incontrano e di visioni così lucide che a un certo punto prendono vita in un quartiere come quello del design district diventato a tutti gli effetti la fucina delle realtà imprenditoriali più interessanti della città.
Al Fresco, non è solo un luogo molto bello e piacevole da visitare ma è soprattutto un ambiente curato dove potersi arrendere al piacere della vista e del gusto.
Il giardino curatissimo di Al Fresco con le sue piante aromatiche, i gelsi, i ciliegi e i quaranta coperti esterni è un paradiso per chi cerca l’atmosfera rilassata e bucolica di un incontro fuori porta, perfetto e magico in ogni tempo e stagione.
In cucina la sapiente arte dello chef Kokichi Takahashi, giapponese d’origine ma italiano d’esperienza, propone piatti di ricercata squisitezza dagli abbinamenti innovativi anche nelle più tradizionali delle ricette.
“Nessun amore è più sincero dell’amore per il cibo” ricorda George Bernar Shaw al visitatore in cerca d’indirizzi sul sito di Al Fresco, di certo l’amore e la passione sincere accomunano le esperienze paesaggistiche, enogastronomiche e di socializzazione di chi ha contribuito a fare di Al Fresco un posto unico ed imperdibile a Milano.
Gaia Fabbri