Sabato sera un dipendente Atm e un dipendente delle ferrovie sono stati aggrediti a calci e pugni da un uomo di 25 anni nel mezzanino della stazione Lodi Tibb della linea gialla della metropolitana. Al mattino lo stesso individuo aveva aggredito anche gli uomini della Security Atm.
Sono due dei numerosi episodi che negli ultimi tempi stanno accadendo a Milano. Gli autisti e gli altri componenti del personale Atm sono spesso vittime di aggressioni. In questo caso il 25enne è stato trovato, nella mattinata di sabato 8 ottobre, riverso sulla banchina di una stazione della metropolitana. Gli uomini della Security di Atm lo avevano soccorso, pensando fosse ubriaco o drogato, e quindi a rischio di finire sotto ad un treno. Questo, però, aveva reagito male tentando di picchiare loro e i soccorritori del 118. Era stato comunque portato al pronto soccorso da dove era poi stato dimesso in giornata.
Alla sera
Alla sera, alle 21 circa, il 25enne si è recato alla stazione Lodi TIBB della metropolitana gialla in compagnia di una donna. Si è avvicinato al gabbiotto del mezzanino e pretendeva che il dipendente di Atm addetto al controllo dei monitor facesse il nome degli uomini della security che al mattino, a suo dire, lo avevano aggredito. Quando l’addetto ai monitor ha detto di non essere al corrente dell’episodio, il 25enne ha dato in escandescenze e ha cominciato a colpire con calci e pugni il gabbiotto, finché non è riuscito ad aprirne la porta. A quel punto si è scagliato sull’ addetto, un uomo di 36 anni, colpendolo con calci, pugni e sputi, fino a rompergli una costola. In quel momento passava un dipendente delle Ferrovie che, richiamato dalle urla, è corso in aiuto del collega ed è stato anche lui colpito da diversi pugni alla testa.
Il 112 è stato allertato e ha inviato sul posto i Carabinieri della radiomobile. Intanto la donna che era con il 25enne, probabilmente sua madre, era riuscita a far desistere il 25enne dall’aggressione dicendo che erano stati chiamati i soccorsi e quindi era meglio che si allontanasse. All’arrivo sul posto, i carabinieri hanno potuto dare una veloce occhiata al monitor che avevano ripreso le scene di violenza, per inviare le immagini ai loro colleghi, che hanno iniziato le ricerche.
Le 2 Vittime dell’aggressione sono state portate al pronto soccorso dell’ospedale policlinico per essere medicate e refertate. Il dipendente delle ferrovie se l’è cavata con pochi giorni di prognosi, l’addetto ai monitor di ATM ha avuto una prognosi di 30 giorni per la frattura della costola, oltre alle diverse escoriazioni per le botte prese. La domenica mattina si è presentato presso gli uffici dei Carabinieri per sporgere denuncia.
Intanto i Carabinieri, una volta acquisite in completo le immagini della videosorveglianza, sono riusciti a dare un nome all’aggressore. Lo hanno rintracciato e denunciato. Per il momento è a piede libero. Ha alcuni precedenti per resistenza a pubblico ufficiale e per aver rifiutato di consegnare i documenti a richiesta di essere identificato.