Avevamo in animo di parlare d’altro, ma gli ultimi eventi ci hanno spinto a qualche riflessione. Ci riferiamo al caso di corruzione Expo 2015, silenziato da Renzi perché è coinvolto Primo Greganti con la piena collaborazione delle grandi testate.
Osserviamo che certamente per gestire certe cose ci vuole la schiena diritta e non tutti ce l’hanno. Il problema di non facile soluzione è quindi scegliere chi ce l’ha. C’è chi è convinto che sia una questione di prezzo e che chiunque, conseguentemente, sia “acquistabile”. Non sappiamo se sia veramente così, tuttavia vogliamo credere (o illuderci) che ci siano persone che non hanno prezzo. Trovarle, come detto, è un’altra questione.
Altra riflessione è che è nelle umane cose cercare di piegare a nostro favore gli eventi, se ce ne capita l’occasione. In certi casi, è cosa lecita, in altri no. L’affaire Expo rientra nella seconda fattispecie. L’unico antidoto a queste situazioni è un controllo costante, serio ed accurato.
Dobbiamo quindi sperare che la Magistratura sia riuscita a trovare tutto il marcio che ha girato attorno ad Expo 2015. Facciamo osservare, però, che la corruzione è presente in ogni Paese: la differenza è nel grado, frequenza ed intensità, che dipende, a nostro avviso, solo dalla capacità espresse qui sopra.
In Italia, ci sono evidentemente delle mancanze ascrivibili a chi dovrebbe verificare.
Ci chiediamo anche se tanta attenzione viene assicurata anche per episodi di minor rilievo. non lo sappiamo e possiamo solo esprimere un auspicio in senso positivo, anche se qualche dubbio lo abbiamo.
Infine, quanto scoperto a proposito di Expo 2015, ci convince vieppiù che lo Stato è fonte di corruzione e che deve stare lontano il più possibile dall’economia, perché quando, come è accaduto con Expo, se verranno confermate nei fatti le notizie di questi giorni, il Pubblico ci mette lo zampino, trascina intrinsecamente con sé la politica e cominciano i guasti.
Questo al netto di persone che, come mosche sul miele, sono attratte dal danaro e sono disposte a qualsiasi cosa per averlo, cosa che ovviamente pure conta. Possiamo concludere augurandoci un buon Expo a dispetto dei tagli di budget, della cancellazione di opere, dei ritardi accumulati.
Fabio Ronchi
