Agli inizi Zuckerberg, il boss di Facebook, non aveva preso in moltissima considerazione il mercato del Mobile. In seguito, però, ha corretto la rotta comprando Instagram e, notizia dell’altro ieri, ha proseguito su questa strada acquistando il più famoso sistema di messaggistica istantanea su Smartphone: WhatsApp. La cifra pagata fa un po’ impressione: ca. 19 miliardi di Dollari, anche se la maggior parte come scambio di azioni con Facebook, per ca. 12 miliardi, oltre a 3 miliardi in azioni privilegiate vincolate a 4 anni sia per i fondatori, Koum ed Acton, conosciutisi in Yahoo, sia per i loro dipendenti, oltre a “solo” 4 miliardi in contanti. Infine, l’accordo prevede che Koum entri nel C.d.A. di Facebook. WhatsApp deve il suo successo sostanzialmente alla possibilità di aggirare la tagliola dei costi di invio di SMS ed MMS degli operatori di telefonia mobile, sfruttando la trasmissione via Internet per offrire gratuità di inoltro di messaggi e flessibilità di utilizzo, posto che non vi è limite di lunghezza del testo, che é possibile l’invio di immagini, video, ecc…
Così, il nuovo acquisto va ad aggiungersi alla scuderia di applicazioni per Smartphone in possesso della società di Menlo Park. Infatti, abbiamo oltre a Facebook, Instagram e WhatsApp, il programma di messaggistica Messenger per Facebook; Page, per gestire i profili pubblici di personaggi noti; Home, che trasforma un telefonino intelligente in un apparecchio totalmente dedicato a Facebook, Poke, in verità un po’ in disarmo, che servirebbe per inviare poke tra utenti diversi; Camera, per condividere in un lampo le proprio foto ed infine “Paper”, dedicata alle notizie, altro settore che il capo di FB vorrebbe presidiare.
Interessante osservare che WhatsApp fattura ca. 100 milioni di dollari con solo 55 dipendenti, di cui 32 ingegneri e che, stando alle dichiarazioni rilasciate, dovrebbe rimanere indipendente e quindi non perdere il suo nome.
In questi anni ci sono state diverse acquisizioni per cifre considerevoli; alcune hanno portato buoni frutti, altre hanno bruciato montagne di danaro. D’altronde, questo, si chiama rischio di impresa. Quindi, solo il tempo potrà dirci se questa operazione è un immane falò di danaro oppure un oculato investimento. Intanto, Sequoia Capital, (Venture Capital) che in WhatsApp aveva investito 8 milioni di Dollari, ora se ne trova in tasca all’incirca 3,5 miliardi. Almeno in questo caso è certo che qualcuno ha messo i propri soldi al posto giusto.
Ci si interroga, naturalmente sulle ragioni di una simile operazione e possiamo immaginare che l’asset di maggior interesse per Zuckerberg siano il numero di utenti che WhatsAopp porta in dote, (ca. 450 milioni di utenti mensili con un tasso di crescita di un milione di unità al giorno), prova ne sia che ha dichiarato che presto sarebbe arrivato al miliardo di utenti. Possiamo anche immaginare a qualche forma di integrazione con Messenger, anche se la dichiarata intenzione di lasciare il nuovo acquisto indipendente e con il proprio marchio, rende la cosa meno probabile.
C’è chi ritiene che questa mossa serva a contrastare il rallentato tasso di acquisizione di nuovi utenti di Facebook o, come si ricava dal blog aziendale della medesima società, possa aumentare la connettività e l’utilità di FB. Qualche maligno ha invece commentato affermando che così Zuckerberg finalmente riuscirà ad acquisire il numero telefonico di coloro i quali sono riusciti sinora a sfuggirgli. Quel che è certo, che in questa maniera Facebook presidierà in maniera ancora più forte il mercato del Mobile. Insomma, si è virtualmente comprata tutti i nostri Smartphone.
Ultima nota: in questi giorni di funeste notizie da Kiev, c’è un Ucraino che invece se la passa bene ed ha motivi per festeggiare: Koum.
Fabio Ronchi