Aler ha creato un bando per assegnare 200 appartamenti (mono o bilocali) a genitori soli o separati con figli a carico, lavoratori precari e persone in attesa di sfratto esecutivo,a patto che l’inquilino sia disposto a sostenere i lavori necessari fino ad una cifra di 5000euro, da anticipare all’ente e che lo stesso tratterrà dal canone di affitto mensile successivamente.
E qui arriva il classico gatto che si morde la coda, quella delle istituzioni.
Spesso e volentieri i lavori effettivamente necessari per rendere abitabili quegli alloggi ammontano a cifre ben maggiori: impianti elettrici, del gas e di riscaldamento, pavimenti finestre mancanti, porte e sanitari da installare per non parlare di perdite nelle tubature e cappotti ammalorati con conseguenti muffe e infiltrazioni.
Difficilmente le famiglie richiedenti un alloggio popolare possono permettersi di anticipare le somme necessarie per far fronte ai suddetti interventi… considerando che si tratta di alloggi sfitti da anni, tenuti nel migliore dei casi in maniera approssimativa, 5000euro di rimborso sono decisamente pochi stando alle testimonianze di chi ha visitato alcuni appartamenti.
La nostra Marika per esempio,che ha visitato un paio di appartamenti,ci ha raccontato che quelli che le erano stati proposti erano molto vecchi, con i muri ingialliti e con macchie di umidità ovunque, segno di perdite d’acqua diffuse .
Un’investimento sì, ma molto costoso, soprattutto per le opere murarie.
Eppure in diversi accettano comunque di prendersi questi alloggi, vedremo scendere lievemente il numero degli sfitti contati ogni anno nella nostra città.
Ornella De Vita
Giovani Frontiera Milano
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