Ogni tanto mi viene da domandarmi chi siano i veri deboli in questo paese. Esistono gruppi su gruppi, associazioni su associazioni, finanche lobby su lobby che difendono i “deboli”, eppure mi è sempre parso che ogni gruppo abbastanza forte da organizzarsi non sia poi da annoverarsi nella categoria. I veri deboli sono quelli i cui casi di violenza subita non resistono nella pubblica attenzione più di 24 ore. I giornali sono preziosi termometri di questo. Prendiamo il caso del 14enne di Pianura violentato con un compressore in maniera così brutale da arrivare vicino alla morte perchè obeso. Repubblica, Huffinghton, Corriere.it, cimiteri del silenzio. Il Fatto, gli va riconosciuto, ne parla in un rimando ad un blog. In una colonna laterale. Lasciando il tema ad uno dei suoi blogger. Ma è meglio di nulla. Il nulla di tutti gli altri.
Quindi possiamo dire con certezza che quel ragazzo che aveva come unica colpa l’essersi trovato nel posto sbagliato (verrebbe da scrivere Napoli, ma non è un problema di geografia, sia chiaro) al momento sbagliato, circondato vili ed aguzzini. Un ragazzo che era debole due volte, nell’inferiorità numerica e nell’inferiorità mediatica. Solo Dio sa cosa sarebbe successo se avesse subito gli stessi identici atti perché omosessuale/comunista/immigrato. Fiumi di inchiostro sarebbero corsi, manifestazioni si sarebbero snodate per le vie, inchieste giornalistiche sarebbero partite, implacabili. Invece, Invece abbiamo solo un maschio bianco, eterosessuale presumibilmente e sicuramente Italiano. Non è una minoranza interessante, è solo un membro della maggioranza. Che hanno stuprato, quasi ucciso e che alla fine è stato sepolto sotto una coltre di silenzio.
Coltre che non è scesa prima di aver registrato la solidarietà agli aggressori da parte dei parenti. Particolare folkloristico che è diventato quasi più rilevante dell’enorme, osceno e abominevole atto che vi era all’origine. Nel tempo del DDl Scalfarotto questo atto ci mostra una verità che suona quanto meno scomoda alle orecchie politicamente corrette che ci filtrano la realtà sui media: che senso ha dire che questi atti osceni siano più o meno o gravi a seconda di chi li subisce? Che senso ha dire che questo povero ragazzo valga meno, che il suo dolore sia meno importante da punire di quello di un altro, solo perchè lui non è minoritario? Quel ragazzo, lui in persona, saremmo potuti essere tutti noi che non siamo minoranza. Eppure essere maggioranza pare che debba lenire il dolore.
Io non ci credo e voglio dare a lui ed alla sua famiglia la mia completa solidarietà. Siete stati sfregiati tutti in un modo che solo una grave, gravissima condanna può lenire. Solo una condanna del genere può redimere gli animali che hanno seviziato vostro figlio. E solo una condanna senza sconti può rendere migliore questo paese. Spero che passi, però, un altro messaggio. non siete soli. Non SIAMO soli. Noi siamo l’Italia, noi siamo maggioranza. Noi, al contrario di loro, non abbiamo nulla di cui vergognarci.
Luca Rampazzo