E’ in stato embrionale, ma vedrà sicuramente la luce per metà aprile, un nuovo programma settimanale de Radio La Critica, si intitolerà “Yerushalaim” e avrà come sigla: “Yerushalaim shel Zahav” di Ofra Haza.
Lo scopo del programma, con molta probabilità condotto dallo scrivente (il prof. Gian Giacomo William Faillace, ndr), con l’ausilio di rappresentanti della Comunità Ebraica milanese e Rabbini, è di presentare agli italiani Israele e l’Ebraismo sotto una nuova luce o, se vogliamo, sotto una luce diversa da come la questione israeliana viene esposta dalla maggioranza dei media passando per la poliedricità della storia e delle tradizioni del Popolo di Israele.
Il programma verrà strutturato in puntate settimanali e si alterneranno questioni politiche, passi e spiegazioni sulla Torah, approfondimenti e numerosi saranno gli ospiti. Ampio spazio verrà dato anche alla cultura ebraica ed alle sue arti e non escludiamo di invitare scrittori e giornalisti di origine ebrea per presentare i loro manoscritti.
Quindi Israele ed Ebraismo senza ipocrisie, senza nasconderci dietro alla frase “non sono anti-semita ma anti-sionista”, in questo programma si dimostrerà ciò che è realmente Israele, ciò che è l’unica democrazia del Medio Oriente e per i nostri ascoltatori sarà un momento di incontro e di conoscenza col ricco mondo culturale ebraico.
Lo scopo che ci prefiggiamo sarà far conoscere e far avvicinare il pubblico italiano a quella comunità che convive con i cattolici italiani da secoli, che si è perfettamente integrata senza mai pretendere nulla, senza mai richiedere pezzi di cultura e tradizioni cattoliche e cristiane in nome di non ben definite offese alla propria sensibilità, una comunità che ha lavorato, fatto progredire scientificamente ed economicamente l’Italia e che ha pagato col sangue per le scelte estremiste di qualche italiano. Questa è brevemente la Comunità Ebraica italiana, un comunità che gli italiani non conoscono o che conoscono poco.
Ebbene è arrivato il momento che le due comunità rientrino in contatto in nome di una reciproca conoscenza, del reciproco rispetto e della comune lotta contro ogni forma di violenza terroristica e religiosa, per un miglior futuro insieme.
Il varo del programma vorremmo che avvenga prima dell’avvento di Pesach (la Pasqua ebraica) : un’impresa ardua ma fattibile.
Intanto oggi è il giorno di Purim, quindi Chag Purim sameach! (Felice Purim!).
Gian Giacomo William Faillace